Concept Simone Pappalardo – Dehors/Audela
Musica Simone Pappalardo
Azione Scenica e tesB Elisa Turco Liveri
Immagini Salvatore Insana
con il sostegno di Conservatorio O. Respighi, LaBna, Vera Stasi, Florian Metateatro, Wunderkammer Ass. Cult., Dracma Centro Sperimentale
Più Nel Bosco Non Andremo? – promo from DEHORS/AUDELA on Vimeo.
Sul tempo che precede le categorie. Prima di prendere o di vedersi assegnaB una forma, una dimensione, un genere. Non a caso in alcune lingue (inglese, tedesco, francese) il termine bambino è neutro.
Un viaggio nel mondo di Alice Liddell, in cui l’azione scenica si fa a[o sonoro nel tentaBvo di far prendere corpo ad alcuni dei luoghi topici del mondo delle “Meraviglie” descri[o da Carroll: il bosco/giardino, la tavolata del thé e la dimensione oltre lo specchio.
Il corpo-voce della performer si fa strumento ed entra in dialogo con le sculture sonore, rimandando all’immaginario carrolliano. Come i personaggi incontraB da Alice, queste installazioni sonore sono oggea sensibili che prendono parola ed esprimono pensieri illogici, sonorità inaspe[ate.
A[raverso un sistema di feedback ele[romagneBco si perme[e ai diversi materiali di vibrare liberamente secondo le proprie frequenze di risonanza, senza conta[o con alcun trasdu[ore. Materiali primari, neutri, trasparenB come il vetro, ancestrali come il legno o il ferro, creano un orchestra di Bmbri organizzaB intorno a 4 quadri/luoghi, e intorno a 3 note che limitano le altezze possibili ad intervalli minimi e alla nenia, in favore di un arricchimento Bmbrico. Seguendo una parBtura d’azione parzialmente aperta.
L’ogge[o come presenza neutra si avvicina alla natura dell’infante che nella fase precedente la pubertà sperimenta quello stato di indeterminatezza flu[uante fra le forme, suggerendoci immagini che perdono la qualità dell’alta definizione. Questa dimensione si manifesta nei video che accompagnano tu[o il percorso della performance, i cui traa principali stanno nella deflagrazione dei contorni, nello sfocato, in quel non definito che perme[e di lasciare aperta qualsiasi possibilità d’interpretazione.