Il cinema è un ‘materiale’ a più strati: c’è lo strato dei suoni e della musica, delle parole e dei sottintesi, delle scene e delle sequenze, lo strato delle inquadrature e dei tagli…, ed essendo il tempo il collante degli strati, il cinema risulta essere sempre e comunque una sorta di ricercata manifestazione circense del senso, sempre in bilico fra una risata e un grido… Il video, allora, ha la capacità di addentrarsi in questo materiale, nella profondità dei suoi strati, sempre a caccia di sensi più nascosti e profondi, riuscendo forse a imitare gli angeli di Berlino… Questo lavoro è dedicato a Il cielo sopra Berlino (Wim Wenders – 1987) e al suo direttore della fotografia Henri Alekan. Orazio Garofalo