L’abbraccio: sul filo di una umanità ritrovata.
La natura crea, la natura dona, la natura genera.
Un filo sottile che unisce la variegata comunità umana alla natura, è lo stimolo creativo per l’evoluzione sul territorio di quest’opera posizionata all’interno di una pineta che con il suo svolgersi ne abbraccia gli alberi.
Mattonelle realizzate all’uncinetto, antica arte diffusa in tutti i popoli, in colori che si mescolano all’ambiente circostante: arancioni, verdi, beige, divenendone parte integrante e fondendosi nelle cromie, sono nate dal lavoro artigianale di cooperazione con gli abitanti della residenza e del luogo ospitante.
Già alla sua collocazione aghi di pini, muschi e licheni, hanno iniziato a fondersi con l’opera interagendo con essa e facendone un tutt’uno con la natura. Attraverso la comunione dello spazio immerso nel bosco, si vuole ritrovare una parte di quella umana coscienza che necessita di condivisione, vicinanza ed armoniosa bellezza che i tempi recenti ci hanno costretto a modificare. Il lavoro condiviso ha sviluppato un lungo nastro simbolico che, dispiegandosi tra gli alberi , sia sinonimo di unione tra il lavoro delle mani dell’uomo e la natura. Questo nastro è volutamente sospeso, non ha un inizio o una fine, il suo abbraccio potrebbe ripetersi all’infinito; tutti potranno ritrovarsi nella consapevolezza per la quale ogni quadrato realizzato ha forza e vita solo grazie agli altri che lo accompagnano e sostengono. L’idea è quella di un costante work in progress nel quale, chiunque, nei tempi a seguire, possa idealmente e fattivamente, contribuire alla crescita dell’opera sentendosene parte attiva.
Il bosco si racconta attraverso un filo.
Con la presente si vuol rappresentare una visione diversa del bosco, un legame tra natura e uomo creato dall’intrecciarsi dei fili di cotone e lana lavorati all’uncinetto.
Una serie di manufatti eseguiti dai partecipanti in un contesto di condivisione ed arte, dove la connessione tra territorio ed esecutori è appunto il filo che unisce.
Colori che si integrano con quelli della natura senza sconvolgerla, un dialogo in costante crescita, in cui ciascuno può sentirsi voce univoca con tutto il contesto.
Lo spazio dedicato sarà strutturato con esecuzioni all’uncinetto di libera interpretazione; alla fine tutti gli elaborati saranno cuciti assieme e quanto ottenuto sarà simbolicamente un telo creato dall’uomo a protezione della natura, natura che spesso oggi dallo stesso uomo che produce moda e bellezza viene maltrattata.
L’antica arte del manufatto all’uncinetto, trova il suo spazio in un contesto nuovo, quello con la natura uno sposalizio perfetto che pone al primo posto il rispetto verso l’ambiente ed il profondo legame che unisce l’individuo a Madre Terra, in un contesto in cui la bellezza del territorio è messa in piena luce.
Si lascia alla cura dell’organizzazione fornire il materiale di realizzo.
Deborah Correnti