note di Serena Sinigaglia
FAGGETA DEL BENESSERE
GAMBARIE D’ASPROMONTE (RC)
domenica 13 agosto 2023 ore 17:30
“…E’ proprio strano che conosciamo il movimento di una cometa lontana migliaia di chilometri più di come funzioni il corpo di un donna…”
L’Empireo, Lucy Kirkwood
L’Empireo è un testo estremamente monumentale e ambizioso: ambientato a metà del Settecento nell’Inghilterra rurale, racconta la storia di una giuria di dodici donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria femminile dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.
Amo l’epica, amo la coralità, amo la sfumatura tragicomica: l’Empireo è tutto questo insieme.
E non basta: ti racconta una storia avvincente. E’ un testo contemporaneo che osa essere ambientato nel ‘700, precisamente nel marzo del 1759. Un testo contemporaneo, in costume? Non ci credo! Ebbene sì.
Ma non basta ancora, anzi forse la caratteristica più importante: è il primo testo teatrale in cui mi imbatto che affronta le tematiche di genere e lo fa senza concedere nulla alla retorica e alla banalità. E’ secco, ruvido, vero, al pari della realtà.
E poi dà spazio alle attrici, 19 personaggi di cui 17 femminili. Una bella inversione di tendenza rispetto alla media dei personaggi pensati e scritti per le donne.
L’Empireo è bellissimo e io vorrei metterlo in scena. Per farlo, occorre procedere per steps. Trovare una produzione adeguata, avvicinandosi pazientemente e lentamente a tanta grandezza.
Ringrazio Monica Capuani, che ha tradotto il testo e me l’ha fatto conoscere. Ci conosciamo da tanto tempo e condividiamo da sempre l’amore per opere come questa, il desiderio di mostrarle in Italia, la volontà di lottare per affermarne l’unicità e l’importanza assoluta.
Con Francesca Della Monica ho collaborato in occasione dell’allestimento di Supplici di Euripide dove ho scoperto non solo un’artista straordinaria, capace di rendere il canto corale e polifonico un fatto indimenticabile ma anche, cosa a mio avviso persino più importante, una pedagoga straordinaria.
Faremo un’immersione nel testo della Kirkwood per arrivare poi ad una restituzione del lavoro di fronte al pubblico dell’Aspromonte: un reading.
L’Aspromonte risuona così precisamente dei temi e dei colori del testo, da essere la migliore location che potessi desiderare…basterà lasciarsi ispirare dai suoni, dai profumi, dalle luci, dalle asprezze di questa terra antica e misteriosa.
E quanto al reading…beh…sarà un reading militante, avvincente, divertente, per viaggiare dentro ai corpi e agli umori delle matrone, dell’imputata, del giudizio di un cielo tanto luminoso quanto impotente, nella vana speranza che una cometa passi e cambi la storia.