Naturalismo 2.0 è espressione esponenziale della rinnovata sensibilità ambientale del terzo millennio. Una contraddizione in essere, condizione universale che pone l’artista in conflitto con il suo istinto al “contatto” con una materia viva e indisciplinata da plasmare.
Una rassegna polimaterica e multidisciplinare, che raccoglie l’opera di artisti molto diversi tra loro,
accomunati da una metodologia empirica e da un’estetica del contrasto:
PAOLO BARILLA’ – LINACORINA – DEMETRIO GIUFFRE’ – LILLO MUSICO’ – SILVIO VIGLIATURO.
PAOLO BARILLA’ (Reggio Calabria, 1956)
Nella sua lunga carriera si muove volontariamente da “outsider” nel sistema dell’arte, con una ricerca individuale sulle fonti della pittura, dei suoi strumenti e delle sue potenzialità.
L’artista domina una grammatica concretista fatta di colori puri e forme essenziali dove la tendenza al puro astrattismo cede il passo ad un linguaggio maturo e riconoscibile.
Nelle sue “S-composizioni” predilige supporti lignei che dopo l’imprimitura diventano oggetto di una stratificazione di collage di recupero, su cui l’artista interviene con il mezzo pittorico. Sono organismi dotati di un’evidente autonomia espressiva, in cui ogni opera è testimone oggettiva di un mosaico di possibilità. Patching di terre, ocre e rame articolati in una ricca declinazione di toni e rapporti cromatici, dove la bidimensionalità è abilmente superata da una mappatura dinamica dello spazio che si esplicita in ardite vedute aeree.
L’artista vive e lavora a Reggio Calabria.
LINA CORINA (San Demetrio Corone – CS, 1962)
Architetto e designer, supera più volte i confini della sua formazione accademica per addentrarsi in un universo poetico pervaso da un senso di inquietudine che accoglie e disarma.
Nel suo lavoro recupera materiali di scarto contaminati, superfici corrose da agenti esterni le cui trame sono irrimediabilmente corrotte dall’azione distruttiva del tempo. Interviene poi con pigmenti puri, vernici e resine che vivificano la texture dei supporti e lasciano emergere immagini sopite tra le fibre della materia. Un’azione salvifica la sua, che sottrae la fisicità del qui e ora all’oblio eterno.
La sua opera è testimone e artefice di una coraggiosa lotta per la sopravvivenza e per l’affermazione dell’essere contro il disfacimento inesorabile del corpo, che non entra in contrasto con la natura ma si muove di concerto con la sua inarrestabile opera di trasformazione.
L’artista vive e lavora a Milano.
DEMETRIO GIUFFRE’ (Reggio Calabria, 1973)
Instancabile innovatore dotato di una versatile creatività, l’artista ha sempre varcato con disinvoltura le porte dell’architettura, del design e della moda.
Da diversi anni ha intrapreso una personalissima ricerca sperimentale sull’uso delle materieplastiche, che lo ha portato a sondare possibilità finora inesplorate. Utilizzando il silicone come supporto e medium pittorico, combinato a colori puri, accesi e fluorescenti, genera una materia nuova, elastica, lucida e spessa, da plasmare secondo la sua volontà.
Queste “sculture plastiche” contraddicono l’essenza stessa della scultura che è per sua natura monolitica, fissa, chiusa,
statica. Al contrario, le sue sono creazioni morbide, tattili e interattive, che possono essere piegate e arrotolate, divenendo paradigma della simbiosi tra metodo ed espressione. Un’estetica che supera convenzioni secolari e si fa portavoce di un sentire contemporaneo, in cui domina l’urgenza di una visione dinamica e amplificata. Il colore che si “piega” materialmente su se stesso, fa spazio ad una dimensione parallela, risultante da un distinto punto di vista altrettanto reale, che contribuisce a fornire diverse e verosimili chiavi di lettura di un opera letteralmente aperta.
L’artista vive e lavora a Reggio Emilia.
LILLO MUSICO’ (Messina, 1956)
Archietto e graphic designer, nella serie “Ciclo/Riciclo” usa la tecnica del collage con fare divisionista per dare vita a struggenti paesaggi artificiali. Nelle sue opere la tensione delle direttrici cromatiche sapientemente articolate, mette in movimento la forza evocatica delle parole, che strappate dal loro contesto originale si ricompongono sulla superficie della tela in una tessitura pronta a sfaldarsi. Uno spartito polifonico che vibra di onde sonore, destinate a infrangersi sui confini della tela con la forza implacabile di un mare in tempesta. Su tutto risuona inesorabile la minaccia di un’imminente dispersione: un soffio di vento che cancella segni e significati e ci ricorda inequivocabilmente della precarietà della vita.
L’artista vive e lavora a Vienna.
SILVIO VIGLIATURO (Acri – CS, 1949)
Artista di fama internazionale, con la sua cifra inconfondibile ha attraversato i contenenti sull’onda di un percorso artistico in costante evoluzione. Vero homo faber, animato da un insaziabile desiderio di scoperta, conduce una ricerca instancabile sulle possibilità dell’arte vetraria, tesa a restituire la purezza cromatica e la ricchezza espressiva della materia.
Questi preziosi vetri antropomorfi, pezzi unici e irripetibili, con la loro trasparenza catturano la luce e la irradiano con effetti cangianti e caleidoscopici. In tal modo la materia già cristallizzata entra in continuo dialogo con lo spazio esterno, fino ad apparire ai nostri occhi animata, vivida, ancora fluida e incandescente. Il suo repertorio si arricchisce costantemente di visioni liriche in chiave pop, dove l’uomo e la natura si compenetrano confondendosi in un unico piano espressivo.
L’artista vive e lavora tra Chieri (To) ed Acri (CS), dove gli è stato intitolato un museo nella storica cornice di palazzo Annone, sede di importanti mostre di arte contemporanea.
GALLERIA ARTE TOMA
La Galleria Arte Toma opera nel settore delle Arti Visive con grande professionalità da oltre un secolo, quando nel lontano 1912 nasceva a Reggio Calabria la prima bottega di Belle Arti e Restauro nella sede in cui la galleria si propone ancora oggi come punto di riferimento per generazioni di artisti e appassionati. Luogo simbolico e affascinante, la storica galleria forte della sua identità, si impegna in prima linea nella promozione della creatività del territorio e non solo.
Dal 2009 ha dato il via ad un’intensa attività espositiva in linea con il suo carattere inclusivo e ospitale, offrendosi come spazio aperto al confronto e al dibattito artistico e culturale della città.
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