Serie di ritratti ispirati dalle tematiche legate al Decadentismo. Il soggetto di questa serie di opere è concettualmente sempre lo stesso: l’emarginato, il diverso, l’infelice e “ lo strano”.
Il progetto racconta del “freak”, di colui che malinconicamente vorrebbe appartenere alla società che lo circonda, ma ne è disgustato , come in preda ad una vera e propria Nausea Sartriana (La Nausea J.P. Sartre) decide di recludersi, stare isolato a guardare da lontano.
Da qui scaturisce la malinconia come atto dualista, di lotta contro ciò che ci affascina ma altrettanto ci spaventa! L’ allontanamento da ciò che si desidera, l’auto-emarginazione provocata dalla troppa comprensione dell’imperfezione terrena dell’uomo, del prossimo…che noi amiamo e odiamo, come noi stessi.
Il Malinconio altro non è che un “Overthinker “ dei giorni nostri, che a furia di pensare ha capito troppo…
Il Malinconico in questa serie di ritratti viene raffigurato con una scelta stilistica che richiama la pittura di fine 800 degli impressionisti per quanto riguarda la scelta dei soggetti e la sensibilità con cui essi sono accostati alla società, e riprende lo stile Fauvista, per quel che riguarda la tecnica di esecuzione pittorica sul modello: con le pennellate violente e vorticose, ed i colori accesi.
Installazione di 6 tele 50×70 in stile Pop Surrealista in- corniciate in grandi cornici barocche dorate , in con- trasto netto con lo stile pop moderno, evocative di una società moderna rimasta al passato.
Infondo alla sala grande foglio trasparente 50×70 sul- la quale è stata pitturata una “maschera” favista come quelle dei soggetti pitturati. Il foglio verrà posto di- fronte uno specchio,nella quale il pubblico sarà invi- tato a posare, per venir tramutato in un Malinconico, grazie alla stampa sull’acetato trasparente che ne ma- schererà il volto!
(performance: ritratto dal vivo in stile fauvista, carica- tura del malinconico)