18•19•21•25•28 LUGLIO 2018 @ECOLANDIA

Gianfranco De Franco IMAGO

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Gianfranco De Franco  polistrumentista, musicologo e musicoterapeuta

Il suo genere esplora stili di musica sperimentale ed ambient lambendo new age, metal industrial e musica contemporanea.

Suona in vari Festival Internazionali: Londra, Dublino, Argentina, Parigi, Colonia, Zagabria, Lugano, Cordoba, Bellinzona, Mendoza, Grenoble, Spalato, Bruxelles,  Mosca, Sarayevo, ecc.

Incontra il teatro componendo e suonando dal vivo le musiche di molti spettacoli di Teatro Contemporaneo:  “DISSONORATA”, “La Borto” , “Polvere” e “Masculu e Fiammina” di Saverio La Ruina/Scena Verticale (spettacoli vincitori di 3 Premi UBU, Premio Hystrio, Premio Ugo Betti); “u Tingiutu”(Premio Antonio Landieri), “Morir si giovane e in andropausa”(vincitori di “Musica contro le Mafie 2012” e “Roma R.I.P. Arte” 201), “Il Vangelo secondo Antonio” di Dario De Luca; “RAGLI” di Rosario Mastrota; “90 secondi all’inferno” di Leonardo Gambardella; “Scarpe Strette” di Rita De Donato ecc

Sonorizza dal vivo vari lavori:  “Le guerre bianche” e “O Amore Muto” del poeta e critico musicale Antonio Oleari; “La Primavera di Sibari” di G. Cauteruccio insieme a Daniela Poggi. Autore ed esecutore delle musiche per la rassegna “Ci mangiamo un libro”/I Promessi Sposi/L’Odissea/Il Nome della Rosa (partener Slow Food, Biblioteche di Roma) insieme agli attori Leonardo Gambardella e Marina Saraceno e con la partecipazione dell’archeochef Gabriella Cinelli. Compone ed esegue le musiche per il Macbeth/NAIT – Notte ABA Industrial Tale. Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.
Cura le musiche per l’evento/mostra-Body&Soul di Giampaolo Tommasetti e Andrea Lensi (Andy Pop Shop) organizzato dalla Galleria d’Arte ARTEMISIA di Perugia ecc

Open Act Vinicio Capossela – “BeeSound” ; Teho Teardo ecc.

Autore di molte Performance e Site Specific: “URSATZ”, “A.P.P.” (ArtiterapiePerformanceProject), “Tunnel”, “Volo Infermo”, “Quiet Room-effetto sub Mozart”, “SpaceLab#1”, “MancantemaPresente” presentati in vari Festival di Arte Contemporanea nazionali.

 

Nel 2012 incide il suo  primo disco da solista “Cu a capu vasciata” (Mk Records-Rewind)) riscuotendo ottime risposte di critica e di pubblico.

Riceve due menzioni speciali per “Los Angeles Music Award 2013” (23rd Annual LA Music Award) e per “Artist in Music Awards 2014” categoria ‘Best Alternative Artist’, Los Angeles.

Collabora con vari progetti musicali: “Mandaraproject” (Premio Suoni di Confine 2010/MEI – Amnesty International); Peppe Voltarelli; “Pentole e Computer” di G. de Rosa e M. Messina (99 Posse); “Red Basica”; Nigro ( Premio Ohrpheus Awards); “TakabumStreetBand” (Open act: Bollani, Rea, Fresu ecc); Edmondo Romano – “Missive Archetipe”, voce di Lina Sastri; “Non è solo Poesia”- “Thick as a Poem” – Alberto Luppi Musso (Great Foggy Mind/Liberodiscrivere/Viadelcampo29rosso-Ge), Marcondiro, G. Tancredi ecc

Nel 2016 esce con il suo nuovo disco “IMAGO” (IcarusFactory-IRD)

  • IMAGO – Anteprima Nazionale: “RabbitFest”/International Animation Festival – 16 Giu 2016 – Giardini del Frontone, PG
  • IMAGO – Prima Nazionale, Regia Visuale di Massimo Bevilacqua 15 Sett 2016 all’interno dell’Estate Fiorentina/Krypton presso il complesso di Santa Verdiana/Chiostro delle Geometrie, Firenze.
  • IMAGO – Concerto per corpi e vibrazioni visuali – Prima Nazionale, Regia Visuale di Massimo Bevilacqua e contaminazione performativa dei M.U.D. – coprodotto con il Teatro Studio Krypton  22 Ott 2016 – Teatro della Limonaia, Firenze

http://www.gianfrancodefranco.it

 

Il soffio che finisce su un’ancia e libera note in sequenza è una delle azioni più ardimentose, fragili, analogiche che ci siano…Gianfranco De Franco parte da questo atto sciamanico per cesellare da novello alchimista un alambicco che comprende, oltre alle turbolenze delle sue ance, anche contributi digitali d’ogni tipo: sommessi borbottii ritmici, escrescenze telluriche, tenui massaggi percussivi che spesso hanno un ruolo timbrico e si esentano dall’assumere quello di una semplice filiazione del groove. La musica di “Imago” non è quasi mai semplice, conciliante, rilassata, descrive ambienti urbani ossessivi e incattiviti che parlano di “Delirium”, di “Fabbrica Malata”, di “Polvere”, di “Tunnel”, e si concede un momento di pausa introspettiva solo all’inizio e alla fine del viaggio, con “Ero pensiero” e soprattutto con gli ambienti bucolici di “Pensieri come farfalle”…E’ un viaggio periglioso quello di questo album, un viaggio pieno di agguati sonori, che non vi fanno mai abbassare la guardia e che, proprio per questo, danno un senso al concetto di “adrenalina d’ascolto”. “Imago” riguarda quindi le sembianze dei musicisti coinvolti nel manovrio degli strumenti, ma si trasfigura anche nell’astante che approfitta delle traiettorie innescate da questo stesso manovrio. Come i passeggeri di un aereo, anche chi usufruisce di questa musica, non può disinteressarsi del tutto né delle esuberanze, né delle follie, né delle paranoie del pilota.

 Valerio Corzani

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