L’opera è un’installazione che si riferisce ad uno dei quattro elementi naturali : ( Acqua, Fuoco, Aria, Terra ).
Il fuoco è il protagonista di quest’opera, che viene catturato e raffigurato , forse per un innato fascino che esso comporta, forse perché suscita un’attrazione fatale, misteriosa e diabolica. Il suo aspetto rosso da cui traiamo la tinta ( rosso fuoco ) incentiva ancor di più uno stato emotivo che oscilla tra la paura e la passione.
Sebbene gli uomini ne abbiano timore, sono eternamente attratti da esso, che diviene l’emblema dell’energia, della grinta e dell’ amore.
Il fuoco va domato, protetto, amato. Ma bisogna stare attenti.. perché brucia ! Bisogna averne cura e rispetto, così che la natura non s’infastidisca. La figura femminile è la parte più sensibile dell’uomo,( la parte buona ) quella che possiede dolcezza e perseveranza e senso materno, producendo protezione e divenendo intermediaria di un messaggio di pace nella lotta tra il fuoco e l’albero, elemento della natura che spesso è sopraffatto dalle insidie del fuoco, ma solo perché esso è sempre istigato dall’uomo . Tra il fuoco e l’albero perennemente si attua un sentimento di odio-amore e solo una mano amichevole come quella dell’uomo ( buono ), potrebbe temprare i toni .
L’opera presenta una struttura formale e figurativa. Un insieme di pittura e scultura, dove non vi è l’utilizzo di materiale tradizionale, bensì, alternativo. E’ utilizzato materiale di recupero assemblato: ( bottiglie di plastica, buste di plastica,indumenti e stoffe riciclate ) . Le dimensioni sono cm ( 2,10 x 86 ).
l’opera è molto interessante .ed è frutto di una ricerca che l’artista ha saputo comunicare ….
Solo un anima eterea e danzante come quella di Irene trova corrispondenza e si esprime attraverso l’elemento fuoco…in un mare di acque tiepide e stagnanti…il suo dinamismo interiore , la sua delicata spiritualita’, non potevano trovare habitat migliore…