STUDIO DI 1000 POSE
Sono rimasta affascinata dai movimenti sin da quando ero piccola. Dabambina, ricordo di aver guardato un film che mostrava un vecchio fashionshow. Le modelle si muovevano con grazia e delicatezza. Fu il movimento,non il fashion, ad ispirarmi; e fu veramente la prima volta in cui pensai,”voglio fare questo”.Essendo all’inizio della mia carriera, spesso non posso permettermi diassumere modelle professionali, utilizzo persone comuni, quelle attorno a me.Ad essere onesti, il fatto che non fossero professionali non mi interessa perchéquello che cercavo nelle mie modelle era una qualità unica sia nel loro aspettoche nei movimenti.Quando ho iniziato, vedevo che tutte le modelle si somigliavano e siesibivano allo stesso modo, io ritenevo tutto questo terribile. Io preferivoutilizzare ragazze che non avevano idea di come posare perché pensavo chepotevano portare qualcosa di fresco e nuovo ai miei scatti.Questo, per me, non è cambiato: per tutta la mia carriera, io ho selezionato lemodelle in base a come si muovono.Spesso trovo ispirazione in una semplice posa.Il fashion non sarebbe stato tanto senza la posa. Spesso mi chiedono cosaispira il mio lavoro, e la prima cosa che mi viene in mente sono le persone.Ho sempre osservato ed imparato dalla vita. Amo studiare le espressioni dellepersone, il modo in cui muovono i loro corpi — tutto questo è moltoimportante per me quando progetto. Come camminano, come posizionano lemani ai loro lati — è da questi tipi di cose che mi vengono le idee. Anche igesti più piccoli sono importanti. Anni fa, per esempio, ero ad un’aeroportodove vidi una donna africana con un turbante che aspettava il suo volo. La suaposizione era semplice ma impressionante: stava seduta con le manistrettamente sulle ginocchia, così che le sua lunghe braccia sporgevano ai lati.Lei era bellissima, fiduciosa, e forte; il modo in cui teneva sé stessa eramemorabile.Il lavoro principale di una modella è quello di trasmettere queste emozioni, edè per questo che è un lavoro difficile. La modella deve esprimere se stessa insilenzio è un lavoro molto difficile. Le modelle hanno solo i loro movimentiper raccontare una storia in un periodo di tempo molto breve. Ci sono alcunemodelle che riescono in questo, e quelle che danno vita e significato alloscatto e non ad uno scatto fine a se stesso.
IL CONCETTO
Il concetto originale per il mio Studio delle 1000 pose non era un’ideacomplicata. Il semplice amore per la fotografia e la necessità di approfondirela mia conoscenza riguardo le pose del corpo umano insieme alla loro storia èstato ciò che ha acceso il mio interesse nel provare a catturare mille posizioniespressive differenti da un solo individuo. Volevo documentare il fluido, lasempre cambiante bellezza della sempre flessibile forma umana.Per diversi anni, quindi da quando nel 2008 ho iniziato a fare le primefotografie, sono stata interessata nel creare e raccogliere queste pose in unlibro fotografico che non sarebbe stato costretto a seguire un determinatostile, ma una visione moderna che avrebbe potuto essere usata comeriferimento di una corrente fashion, un sogno in sequenza, o solo unacelebrazione del corpo umano.Ho sempre pianificato lo scattare mille foto con solo una fotocamera e unamodella. Non avevo un’immagine precisa nella mia mente della persona chevolevo. Certamente c’erano modelle iconiche là fuori con molti stili di posainteressanti, ma io avevo bisogno di una modella non professionista,fotograficamente vergine ma bella, sveglia, snodata e camaleontica.Avevo bisogno di qualcuno capace di tirar fuori tutto da me stessa e dalla miaReflex. Non riuscivo a trovare il giusto individuo e, con gli anni, lavorai sudiversi progetti artistici nel fashion, shooting, campagne pubblicitarie,grafiche;
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Lucrezia Zema Photography