Non c’è stato bisogno di usare l’immaginazione, le opere io le ho già viste finite mentre le raccoglievo.
Sono cortecce di pino, eucalipto, faggio a palma ( i nostri alberi), il fiore del banano e le foglie disidratate del fico d’India. Il mio intervento consiste nel resinarle e smaltarle, l’assemblaggio è venuto da se. Sono molto legata a queste opere, così come sono molto legata alla mia terra. L’arte, a volte,ha solo bisogno di essere colta, come i frutti della terra. Ne siamo circondati
È difficile scriverti delle mie cortecce.
Io amo più gli alberi che il mare, mi piace andare per i boschi in solitaria.