“the swimmers”
installazione video durata 6′ 30” – 2018
L’arte, di qualsiasi espressione, guarda il mondo offrendone nuove prospettive di lettura. Cambiare il punto di vista permette una nuova percezione dei fenomeni.
Ecco chiarito il senso del video: operare uno scambio a livello emozionale e percettivo con l’altro facendo nostro il suo punto di vista, riappropriandoci di una realtà che ci arriva asettica e depotenziata attraverso i mezzi di informazione.
L’arte pensa, dunque.
Lo affermavano Derrida, Guattari e Deleuze, quando teorizzavano che “la fenomenologia ha bisogno
dell’arte”.
Se di fronte ai problemi fondamentali non ci si può più affidare alle grandi narrazioni allora,
necessariamente, l’unica via d’uscita conduce alla ricerca di lessici nuovi, di prospettive oblique. La
via dell’arte è uno di questi punti di vista e sempre più spesso ci si affida ad essa per tentare di
scardinare il nocciolo ottuso dei fenomeni.
Adesso l’obiettivo non è “scoprire cosa siamo, ma rifiutare ciò che siamo.