Il termine «memoria collettiva» fu coniato negli anni venti del Novecento da Maurice Halbwachs in estensione e contrapposizione al concetto di memoria individuale. La memoria collettiva è sia esterna sia interna all’individuo in quanto condivisa, trasmessa e anche costruita dal gruppo o dalla società.
“Non puoi leggere i miei occhi” (frame)
Video installazione interattiva. 2017
L’osservatore può vedere l’immagine archetipica e nitida di un anziano schiavo solo a distanza. Appena il sensore rileva una presenza essa si sfoca progressivamente fino a diventare impercettibile rimanendo tale per tutto il tempo di osservazione.
“I sing the blues” (frame)
video installazione interattiva, 2017 proiezione di grande formato su schermo.
Un campo di cotone con un sorvegliante armato, i suoi cani, un piccolo schiavo. Ad ogni nuovo osservatore corrisponderà nuove figure si aggiungeranno nella fotografia secondo un gioco di apparizioni e sparizioni
comandate dalle presenze. L’immagine completa si avrà solo se sei visitatori contemporaneamente interagiranno con l’installazione.