Nel 2014 nasce N+M studio di Nicola Maltese.
L’ obiettivo principale è quello di cambiare il concetto e l’idea degli spazi chiusi ed aperti dei
locali della propria città. La sua mission è rispecchiata anche dalle collaborazioni di cui si avvale.
In un primo momento N+M studio ha tre figure importanti: il titolare e gli architetti
GIANLUCA NICOSIA e AGOSTINO LARCARA, insieme danno vita a numerosi progetti, concentrandosi
sulla realizzazione di locali e ambienti che riguardano: NIGHT ARCHITECTURE, FOOD ARCHITECTURE,
BEACH ARCHITECTURE, INTERIOR DESIGN.
Comun denominatore dei locali progettati è l’accostamento di materiali poveri (legno) e biocompatibili,
insieme ai MATERIALI più utilizzati nel processo costruttivo contemporanee come il cemento
ed il ferro. Altro concetto fondamentale che caratterizza la mission dello studio è il RIUSO.
L’ avvalersi di materiali ed oggetti già esistenti con destinazioni d’uso precedentemente diversi,
e successivamente utilizzati per nuovi obiettivi e crezioni diventa innanzi tutto espressione
di una rinnovata sensibilità comune, l’atteggiamento mentale di ogni individuo, di ogni cittadino e
di ogni progettista, sempre più consapevoli della limitatezza delle risorse ambientali disponibili.
Con il passare del tempo i caratteri fondamentali che distinguono lo studio N+M trovano sostegno in
altri tre giovani architetti: SEBASTIANO FABIO LATELLA, ANTONELLA MODAFFERI ,GIACOMO JESÙS SANZO e RAFFAELE ESPOSITO
Ma cosa rende particolare ogni progetto, visto che i materiali usati sono i più comuni? LA LUCE.
Dallo studio del Lighting Design all’interno dei luoghi progettati si generano effetti spaziali e
percettivi davvero inediti.Il visitatore vivrà un esperienza che rimarrà viva nella sua memoria.
Nella mission dello studio: cambiare la percezione dei luoghi indoor,
con spazi fruibili dove l’avventore viva un’esperienza diversa. “Ci piace immaginare che
i locali diventino scenografia di un viaggio nel tempo o in un altrove rievocati dalla forza
degli elementi scelti non per perseguire solo un’idea estetica, ma di ambientazione delle
emozioni”.
“Noi osiamo. Per dimostrare quello che disse Mies van der Rohe, Less is more, non è poi
così tanto vero. Lo studio del minimalismo ci ha proiettato verso la costruzione di qualcosa
di nuovo, diverso ed alternativo. I nostri concept sono legati a questo approccio, ma
attuano il contrario;nelle cromie come nei materiali. Ciò che appare indefinito è voluto;
perché la sensazione degli ambienti sia un’esplosione di emozioni”.
Essenze pregiate, bagliori metallici, esplosioni pop si fondono in questi due oggetti, svelando dietro linee accattivanti l’attenzione del designer per l’aspetto funzionale ed ergonomico del mobile.