Stasis project
TechneLab Angela Pellicanò Ninni Donato
Fermarsi, arrestare il flusso delle emozioni, indicare da fermi un punto ben preciso, individuare e rimuovere allo stesso tempo immagini che sai di conoscere perché depositate in quella stratificazione della memoria collettiva. Sostituirsi ad esse, sostituirti adesso. (Ninni Donato, I sing the blues, video installazione, 2017). Ben lontane dall’astrazione, ma anche dalla natura morta, piccole meduse bianche come memoriale subacqueo, coscienza estetica dei flussi migratori, evanescenza che prende corpo. (Technelab, Meduse, installazione ceramica, 2017). La bellezza ambigua della figurina ( quella sacralità a tratti confusa, dentro una forzatura del collage) è in bilico tra l’apollineo e il minaccioso. Pianta come alberi le sue lunghe gambe a terra e sta nudo a guardare l’orizzonte. (Angela Pellicanó, Decadence, olio e collage su tela, 2017)
Nel processo di attuazione, una trilogia sconnessa, tenuta insieme da un desiderio comune; che l’arte possa offrire una visione critica senza perdere la dimensione fantastica. Tre modi di intendere la stasis, quell’arresto di flusso che è il momento in cui realizzi ciò che sei o che stai per diventare, transitando dal passato al futuro, come traccia conficcata nella sabbia, prima che arrivi l’onda.
Angela Pellicanò
“Decadence” (dettaglio) olio e collage su tela 2017