Triulu è un termine dialettale che sta ad indicare l’individuo “lamentoso”, “colui che si lamenta” e spesso, come modo di dire, viene usato insieme ai termini “malanova” e “scuntintizza”. Quando questi tre soggetti stanno insieme, inevitabilmente finiscono per rappresentare un trio certamente sventurato … Ma per fortuna la nostra “combriccola musicale un pò estemporanea”, non è formata da tre elementi, bensì da quattro e sono:
– Paolo, suonatore di Lira Calabrese e Campanaccio;
– Mario, suonatore di Organetto a 2 Bassi e Voce;
– Ciccio, suonatore di Tamburello, Chitarra e Voce;
– Marco, suonatore di Fischiotti, Lira e Marranzano.
Il motivo per cui abbiamo scelto di usare il termine “Triulu”, deriva dal fatto che qualche volta è capitato di dover suonare inizialmente in quattro, ma poi, a causa di una serie di imprevisti “non sempre necessariamente imprevedibili ed inevitabili”, si è finiti per essere in tre, ( rectius tri ) con tanto di lamentela finale !
Quindi possiamo senz’altro sostenere come non esista termine migliore per poter esprimere il nostro modo di essere e di apparire, a volte disordinato, a volte ironico, un po’ punk !
Ovviamente il punk non c’entra nulla con la musica proposta, né con gli strumenti musicali usati. Il nostro suono attinge dalla musica popolare ed il repertorio proposto è quello tipico dei gruppi calabresi, caratterizzato dal cantato delle “muttete” fino alle “sonate a ballu”.
Coscienti di non avere alcuna pretesa nell’ambito della “ musica tradizionale” , TRIULU vuole solo divertire e divertirsi, fare da sottofondo sonoro a momenti di svago e spensieratezza con pura semplicità.